Il dolore per la perdita di una persona cara si accompagna spesso a molte attività da fare, che sembrano quasi fuori luogo in un momento così difficile. Oltre all’organizzazione del funerale e alle pratiche per la sepoltura possono esserci documenti da preparare per  la successione, carte da mettere a posto, oggetti da riporre, e così via.

Tra tutte queste attività, una delle più intense a livello emotivo è prendersi cura della casa della persona che non c’è più. Riordinarla, ripulirla, in alcuni casi prepararla per essere venduta.

Nella nostra cultura il luogo in cui viviamo ha un profondo significato, rappresenta molto più di un insieme di mura, mobili e oggetti. La casa custodisce pezzi di vita, ricordi, per alcuni l’anima stessa di una persona.

Entrare a casa di una persona cara che ci ha lasciato non lascia indifferenti. Si ha l’impressione di essere in un luogo in cui il tempo si è fermato, quasi che la casa potesse aspettare il ritorno del suo proprietario, o sentirne la mancanza.

Ci si trova così ad aprire armadi e cassetti, a mettere ordine, cercare l’ultima bolletta da pagare o dare l’acqua alle piante. A seconda del carattere e dello stile di vita della persona defunta potresti scoprire che ha lasciato tutto in ordine e archiviato in modo semplice, oppure che devi metterti a sbrogliare ambienti caotici in cui tutto è alla rinfusa.

Alcune persone vivono queste incombenze come un appiglio per riempire le giornate e non lasciarsi andare alla sofferenza della perdita, per altre sono un dovere opprimente che serve solo a rendere ancora più difficile il periodo del lutto.

Per questo voglio darti alcuni consigli, nati dalla mia esperienza al fianco di tante persone che hanno perso un loro caro, che ti saranno utili se ti stai accingendo ad affrontare questo difficile compito.

Il primo passo dovrebbe essere prenderti cura di eventuali animali domestici, assicurandoti che trovino una casa sicura il prima possibile.

La soluzione migliore è trovare qualcuno che godeva della fiducia della persona che non c’è più. Un amico o un parente del defunto che possa accogliere l’animale. Questo ti farà sentire meglio perché saprai che è in buone mani e allo stesso tempo che l’hai affidato alla persona più vicina al suo padrone.

Puoi anche valutare l’ipotesi di adottarlo tu, anche perché a volte gli animali aiutano a vivere più serenamente il lutto.

Se invece né tu né gli altri amici o familiari potete tenerlo, come ultima risorsa, puoi chiedere aiuto a qualche associazione o rifugio per animali.

Un discorso analogo vale per le piante. Sono esseri viventi che richiedono cura, ma per quanto ne sappiamo non sono capaci di sentire la mancanza di qualcuno come gli animali domestici. Dovrebbe quindi essere abbastanza semplice trovare qualcuno che possa “adottarle” anche tra i vicini del defunto.

Successivamente potrai iniziare a guardare gli oggetti. Questo potrebbe essere un compito molto penoso quindi ti consiglio di prenderti il tempo che ti serve, senza forzature. Occuparsi di tutti questi aspetti materiali significa spesso iniziare a rendersi conto dell’assenza della persona cara.

Non è facile perciò è importante che tu ti conceda di provare tutte le emozioni che incontri lungo il percorso. Non essere duro con te stesso se ti accorgi di provare rabbia,  delusione, o risentimento verso chi è andato via. E neanche se ti sembra di riuscire a gestire queste incombenze con apparente freddezza e indifferenza e in qualche modo ti senti in colpa perché non stai piangendo abbastanza.

Ognuno di noi vive il lutto a suo modo e non esistono un modo “giusto” e uno “sbagliato”, quindi sii gentile con te stesso, chiedi aiuto se senti che non riesci a farcela da solo e, ogni volta che ne senti il bisogno, prenditi una pausa.

Non importa se ci metti un giorno, una settimana o un anno. A meno che non ci sia una situazione di urgenza perché la casa deve essere venduta, affittata o liberata per un nuovo inquilino, il tempo giusto è quello che ti fa vivere questo compito con i tuoi tempi e nel modo più sereno possibile.

Ci saranno ricordi tristi, che ti faranno sentire ancora di più la mancanza del tuo caro, ma probabilmente ci saranno anche ricordi felici che ti faranno provare un senso di gratitudine per aver avuto accanto quella persona nella tua vita.  Rispetta tutte queste emozioni, positive e negative, perché fanno parte del percorso attraverso il lutto e sono parte di te e del tuo modo di vivere la perdita.

A livello pratico, ti consiglio di iniziare dalle stanze o dalle categorie di oggetti che hanno un impatto emotivo minore, senza cercare di sistemare tutta la casa in una volta sola.

Per esempio potresti partire dal garage o dalle provviste in dispensa, lasciando per ultimi la camera da letto o le vecchie foto.

Suddividi gli oggetti in categorie; per esempio oggetti da conservare, da buttare, da regalare, da vendere, da donare in beneficenza e così via. Puoi sistemarli in pile, in scatoloni o come ti risulta più comodo.

È una buona idea fare in modo che le altre persone della famiglia abbiano un ricordo del defunto, e possano scegliere di conservare alcuni oggetti che per loro hanno un significato speciale. Potresti incaricare una persona di fiducia di aiutarti a fare in modo che questa divisione avvenga in piena armonia, soprattutto se ci sono da assegnare degli oggetti di valore che potrebbero creare dissapori in famiglia.

Per quanto riguarda la categoria delle cose da buttare, potresti essere tentato di eliminare oggetti a cui tieni perché in quel momento ti fanno soffrire troppo e non riesci a guardarli. Oppure potresti ritrovarti a non voler buttare niente perché in qualche modo ti sembra di rinunciare a un pezzo della vita della persona amata.

Alcune persone lasciano le case o le camere così come sono, cristallizzate nella memoria. Per esempio mi è capitato di conoscere genitori che hanno perso un figlio e che hanno lasciato la sua stanza esattamente com’era per anni.

Anche in questo caso, concediti il tempo che ti serve. E se ne senti il bisogno chiedi aiuto a un amico o un familiare. Ricorda però che la decisione spetta a te e che le altre persone potrebbero avere un modo diverso dal tuo di affrontare la perdita, quindi ascolta i consigli ma scegli in base a quello che ti suggerisce il tuo cuore.

Potresti anche dividere i compiti con una o più persone di famiglia. Per esempio uno di voi potrebbe occuparsi di controllare tutti i documenti finanziari: bollette, estratti conto, finanziamenti in corso, assicurazioni, spese mediche, azioni ecc.

(abbiamo attivato un apposito servizio che sta funzionando molto bene per supportare le famiglie in queste incombenze, semmai scrivimi e ti do tutte le informazioni del caso)

Un altro potrebbe occuparsi della proprietà e di tutto il necessario per metterla in vendita o in affitto, mentre tu fai una cernita degli effetti personali.

Oppure, se preferisci, potresti affidare tutti questi compiti a qualcuno che conosci, che magari è meno coinvolto di te e puoi gestire questo incarico con uno stato d’animo più leggero.

Se non c’è nessuno a cui puoi o vuoi chiedere di darti una mano, puoi rivolgerti anche a una ditta che si occupa di questi lavori. Ce ne sono molte che sono specializzate proprio nel riordino, nella pulizia e nello sgombero delle case dopo la morte del proprietario.

Cerca di guardarti dentro e capire se è questo quello che vuoi. Potresti poi rimpiangere di non aver deciso in prima persona la destinazione di certi oggetti. Ma se senti che la casa ha troppi ricordi e non riesci a entrarci perché ti fa soffrire troppo, delegare questo lavoro a dei professionisti è una valida alternativa. Possono aiutarti ad alleviare il peso, facendoti risparmiare tempo, energia e stress durante questo periodo emotivamente difficile.

In alcuni casi non è possibile conservare la proprietà ed è necessario procedere alla vendita o all’affitto. Questo potrebbe significare anche un cambio di vita per te, perché magari vivevi in quella casa insieme alla persona che non c’è più e ora devi traslocare.

Il trasloco può essere fonte di sollievo, perché puoi ricominciare senza avere davanti agli occhi ogni giorno gli ambienti che hai condiviso con il defunto, oppure può essere fonte di tristezza perché in qualche modo ti sembra di lasciarlo andare ancora di più. Oppure può essere una scelta che ti mette ansia perché significa abituarti a una nuova casa, magari una nuova città o un nuovo quartiere proprio in un momento difficile per te.

A volte tutte queste emozioni, sollievo, tristezza e ansia sono presenti contemporaneamente.

Cerca sempre di ascoltarti molto, in modo da prendere le decisioni giuste per te e darti la possibilità di vivere il tuo lutto nel modo più dolce possibile.

Per te, nel tuo viaggio attraverso la perdita, ho scritto un libro che raccoglie la mia esperienza professionale nell’agenzia di onoranze funebri di famiglia e gli studi di psicologia che conduco per interesse personale e che cerco ogni giorno di mettere al servizio delle persone che hanno perso un loro caro.

Se ti fa piacere, puoi leggere la presentazione qui. Mi auguro che sia per te un compagno di viaggio discreto e sensibile in cui trovare conforto in questo periodo così doloroso.

2 Commenti

  1. Buonasera. Se un erede entra nella casa del defunto e oltre a riordinare oggetti li elimina decidendo da solo senza consultarsi con gli altri eredi, è contro Legge? Una mia sorella sta facendo così già dalla prima settimana che è mancata ns mamma. Siamo 4 sorelle .Grazie

  2. Molto spesso nel caso di lutto improvviso non si sa esattamente cosa fare e come comportarsi, anzi spesso si finisce col pagare l’inesperienza e compiere delle scelte di cui col senno di poi ci si pente. Il decesso in una casa privata e quello che genera piu preoccupazione perche sono i famigliari a doversi fare carico degli adempimenti burocratici in seguito alla morte. Diversamente se la morte avviene in ospedale o in struttura sanitaria, sono le strutture stesse a occuparsi della burocrazia.

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